giovedì 22 ottobre 2015

LUNEDì 26 OTTOBRE IL TRENO DELLA MEMORIA E I GRANATIERI DI SARDEGNI PROTAGONISTI DELL'INCONTRO



Lunedì 26 ottobre alle ore 18.00 presso il Centro Congressi di Visogliano ci sarà il settimo incontro del  ciclo di conferenze inserito all'interno del Progetto "Isonzo, le dodici battaglie" coordinato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis e finanziato dalla Provincia di Trieste attraverso i Bandi Cultura e il supporto della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse.

Un appuntamento dal sapore antico, che si addentrerà su due importanti aspetti delle battaglie dell'Isonzo.



Attraverso gli interventi moderati da MAURO DEPETRONI Responsabile Scientifico del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, potremo scoprire attraverso le immagini e i racconti di ROBERTO TODERO  presidente dell'Associazione Zenobi, delegato dalla Proloco Fogliano Redipuglia, il Treno Storico che farà rivivere i luoghi della memoria fino a Caporetto, alla vigilia dell'anniversario (24 ottobre 1917) che rappresenta la più grave disfatta dell'esercito italiano. Verrà illustrato il programma del "VIAGGIO NELLA MEMORIA REDIPUGLIA - CAPORETTO"
Treno storico a vapore con rievocatori vestiti in divisa d'epoca in programma l'8 di novembre promosso dalla Proloco Fogliano Redipuglia. La meta è il paese di Kobarid (Caporetto-Karfreit), partendo da Redipuglia, luogo simbolo per eccellenza della comune memoria europea della Grande Guerra.
Con gli autopullman dalla Regia Stazione di Redipuglia, si raggiunge Gorizia e la stazione della Transalpina. Qui si attraversa quasi senza accorgersene quel confine di stato che non c’è più, simbolo antico delle conseguenze della seconda guerra mondiale.  La Stazione della Transalpina, nella Repubblica di Slovenia, è oggi un monumento di se stessa e di quella “Ferrovia Meridionale” che seguendo un percorso ottimale congiungeva Trieste a Vienna. 
Al traino di una locomotiva a vapore sulla storica tratta “Redipuglia Most na Sočì Santa Lucia)”, i passeggeri si muovono non solo su binari d’acciaio, ma anche sui binari della storia. Nelle varie carrozze del convoglio giunge infatti, la voce di uno speaker che narra i principali avvenimenti accaduti nella valle dell’Isonzo mentre la locomotiva lentamente costeggia il fiume, sbuffando il suo bianco vapore. Giunti, a Most na Soči (Santa Lucia), i passeggeri saliranno sui pullman per continuare l’itinerario a: Caporetto dove visiteranno il museo e l’ossario che custodisce le salme di 7014 soldati italiani e partecipare, nella località di Ravelnik, alla rievocazione storica allestita solo per l’evento.

Nel secondo intervento di lunedì spazio anche per il racconto dei reggimenti ed in particolare con il Generale FRANCESCO BONAVENTURA  si potrà rivere i momenti epici del corpo. a specialità "Granatieri di Sardegna" è la più antica del nostro Esercito. Essa conta più di tre secoli di storia e discende dal "Reggimento delle Guardie" dell'Armata Piemontese fondato in Torino il 18 aprile 1659 dal Duca Carlo Emanuele II, che, sciogliendo le milizie mercenarie allora esistenti nel Regno, formò un esercito nazionale costituito da Reggimenti "di ordinanza", di 1500 uomini ciascuno, suddivisi in 12 compagnie.  Di tali Reggimenti "di ordinanza" il primo ad essere costituito fu il "Reggimento delle Guardie", così chiamato perché composto dagli uomini più valorosi e fisicamente più forti cui erano affidati, in pace e in guerra, particolari compiti di onore e di prestigio rispetto alle altre Unità dell'Esercito Piemontese: occupava i posti più pericolosi e decisivi in guerra, quale riserva eroica da lanciare nella lotta nei momenti decisivi; forniva la scorta d'onore al Capo dello Stato, in pace, quale Unità più rappresentativa dell'Esercito. Fedeli alle loro tradizioni di valore e di prestigio, i "Granatieri di Sardegna" hanno costellato la loro trisecolare storia di fulgidissimi eroismi, ovunque fosse stato loro ordinato di combattere, e mantenuto immacolata, attraverso i secoli, la fede purissima negli ideali più nobili e più alti, talché ancor oggi essi sono considerati i continuatori ed i depositari della più antica tradizione militare dell'Esercito. I Granatieri si trovano a doversi confrontare - oggi - con eventi importanti che hanno inciso marcatamente sullo scenario della vita politica e sociale di popoli, nazioni ed in chiave globale, sulla grande strategia, proponendo la valutazione di nuove ed anche imprescindibili problematiche in materia di difesa e di sicurezza.
La specialità Granatieri, erede di tradizioni di non poco rilievo radicate nel passato vicino e lontano della componente militare della Nazione, deve trovare collocazione, la più congeniale possibile alle sue attitudini ed alle sue potenzialità umane e morali, nell'ordinamento del nuovo esercito, in fase di adeguamento alle istanze di un cambiamento a valenza epocale
Innovazioni e revisioni dello strumento militare, spesso non indolori, si sono imposte conseguentemente soprattutto nell'organizzazione e nei compiti delle forze terrestri.



MASSIMO ROMITA
GRUPPO ERMADA FLAVIO VIDONIS



LE PROSSIME ATTIVITA'



24 OTTOBRE L'ESCURSIONE GUIDATA SUL BRESTOVEC 




IL PROGRAMMA DELLE ESCURSIONI 




26 OTTOBRE  - IL SETTIMO APPUNTAMENTO DEL PROGETTO ISONZO LE DODICI BATTAGLIE CON ROBERTO TODERO E FRANCESCO BONAVENTURA 





9 NOVEMBRE - L'OTTAVO INCONTRO DEL PROGETTO ISONZO LE DODICI BATTAGLIE "LE GROTTE DELLA GRANDE GUERRA" CON MAURIZIO RADACIC, FRANCO GHERLIZZA, DARIO MARINI 





23 NOVEMBRE - IL NONO INCONTRO DEL PROGETTO ISONZO LE DODICI BATTAGLIE CON IL PROF. SCHIFF  E DIEGO GUERIN 





29 NOVEMBRE - LA PRIMA TAPPA DELLA RASSEGNA CORALE "ECO DELLE TRINCEE... CENT'ANNI DOPO"




LA RASSEGNA CORALE COMPLETA 




28/29 NOVEMBRE - IL 2° FESTIVAL DEL LIBRO DELLA GRANDE GUERRA - DUINO&BOOK



FINO AL 31 DICEMBRE 2015 LA MOSTRA AL CASTELLO DI DUINO "ISONZO LE DODICI BATTAGLIE"



FINO AL 31 DICEMBRE 2015 AL CENTRO CONGRESSI DEL CASTELLO DI DUINO LA MOSTRA "DA CAPPELLE DI GUERRA A SIMBOLI DI PACE"

Nessun commento:

Posta un commento